disegno di Leila
I BAMBINI SI DEVONO ABITUARE
Il Cerchio dei papà e delle mamme a Montevecchia (LC)
Quarto incontro: martedì 7 gennaio 2020
Sintesi di Maria Casiraghi e Roberta Cassia
Il tema degli incontri di quest’anno sono i modi di dire e ciò che suscitano in noi
Di seguito riportiamo cosa è emerso dal gruppo sul modo di dire i bambini si devono abituare
Si parte dall’esperienza di un’ospitalità in famiglia di una ragazza adolescente, per motivi di studio. L’associazione che se ne occupa dà la regola di evitare il contatto della ragazzina con la sua famiglia, stabilendo anche che la frequenza delle telefonate non debba superare un contatto alla settimana.
Questa regola è diffusa nella maggioranza delle agenzie educative sia sportive, che culturali, che ricreative. Lo scopo che solitamente viene dato è quello di permettere il compiersi di un’esperienza in “autonomia”, lontano dal contesto familiare conosciuto.
Nel Cerchio ci si sofferma a chiedersi se questa strategia è funzionale alla crescita o paradossale per i bambini e i ragazzi coinvolti.
Si ritiene comunemente che allontanarsi dalla propria famiglia possa permettere il realizzarsi di due obiettivi:
- Imparare a stare nelle regole.
- Abituarsi ai cambiamenti.
Le riflessioni che nascono sono molte.
- La norma può essere vissuta come un limite, una possibilità o una protezione in base all’esperienza che ognuno ha fatto del senso del limite e della frustrazione che ne può derivare. Quando il limite è appreso nella relazione con il genitore, allora la norma può diventare una forma protettiva. Con il genitore il misurarsi con il limite non è un “capire” ma è un “fidarsi” perché c’è il “volere bene”.
- Spesso il rispetto delle norme chiede una capacità di adattamento dell’assetto organizzativo sia personale che dell’intera famiglia.
- Nell’osservanza delle norme entra il bisogno di riconoscere e conoscere i propri vissuti e distinguere ciò che appartiene a sé e ciò che si raccoglie dal contesto.
- È necessario avere strumenti per conoscere meglio come utilizzare e salvaguardare la propria sensibilità, che fa da garante alla capacità di vivere, oltre le Emozioni e il Sentimento.
- In certe occasioni si può anche andare oltre la norma, procedere fuori dalla convenzionalità, ma perché non sia una “ribellione”, chiede equilibrio. È il genitore che trova le mediazioni e anche le alternative al convenzionale, ossia a ciò che appare ovvio.
- Procedere in autonomia rispetto alle convenzioni chiede impegno e qualche volta anche sofferenza, sia ai figli che ai genitori che devono accompagnarli in queste scelte anticonvenzionali.
E’ chiaro a cosa si devono abituare i bambini?